Grandissima notte di San Giovanni , 140 amici presenti, fra calanchi e gesso in un bell'anellospettacolare dal punto di vista ambientale, serata eccezionale con la luna che ha illuminato il nostro cammino.
Abbiamo fatto conoscere le nostre tradizioni e i nostri territori cosa si può chiedere di più, è stata una vera festa, un grazie a tutti gli amici e le amiche del Trekking Nasturzio per la loro disponibilità a collaborare a rendere speciale questa notte che da 7 anni portiamo avanti, da chi fa la scopa per recuperare gli ultimi a chi fa le foto a chi porta la frutta e tutto il resto, un grazie particolare va a Maria Rosa Vignoli Emma Ponzi Mario Cavina Tiziana Merenda Stefano Mirandola coi quali abbiamo lavorato in maniera serrata in questi giorni per realizzare questa serata e infine un grazie a tutti coloro che hanno partecipato e si sono fidati di noi per l'ennesima volta, un grande grazie e un arrivederci al prossimo anno o alle altre attività che faremo.
Pubblico di seguito alcune foto di sabato sera, di Marco Bertazzoli Giampiero Zama e Diana Alexandru per documentare la serata, dai riti dell'acqua, alla raccolta della rugiada, alle capriole , al mazapegul e al suo berrettino rosso, alla bessa latona e al basilisco e alla spensieratezza di una sera in compagnia con tanti amici, giunti fin da Gradara vero Massimo Turroni Paola Andreani o da Bologna come Mario e Nadia o da tanti altri luoghi per divertirsi con noi.
Per la preparazione dell'acqua diSan Giovanni abbiamo attinto a vecchi scritti di Cecco de' Crivellari del 1292 con tanto di rito e parole che si facevano attorno al bacile dell'acqua nelle piccole comunità locali, l'acqua che poi serviva per tutto l'anno per garantire la salute della famiglia insieme all'olio di San Giovanni prodotto con l'iperico raccolto sempre in questa notte, veniva conservata in piccoli otri.
La nenia che accompagnava il rito era la seguente :
Viva l'acqua di san Giovanni, batti, batti, batti le mani.
Vival'olio di San Giovanni, batti, batti, batti le mani.
Viva le erbe di San Giovanni, batti, batti, batti le mani.
Viva viva San Giovanni che ci toglie tutti i malanni.
Solo al termine della recita di queste parole, girando attorno al bacile ci si poteva bagnare con l'acqua.
l'acqua di San Giovanni |
momenti di riti |
momenti del rito |
si balla attorno all'acua di San Giovanni |
il rito della Bessa Latona |
si ascolta la storia della bessa latona e si aspetta il momento in cui si potrà toccare la pelle |
anche quest'anno è andata |
il serpentone dei partecipanti |
tramonto spettacolare |
il serpentone lungo il crinale dei calanchi |
i racconti della tradizione |
i mazzetti beneauguranti distribuiti ai partecipanti |
la raccolta della rugiada col lenzuolo |
panoramica |
panoramica serpentone |
tramonto |
si ascoltano le leggende |
li racconti di Emma, Maria Rosa e Tiziana incantano le persone |
serpentone umano |
le streghette nasturzie |
pronti per le capriole sul lenzuolo intriso di rugiada |
momenti di racconti |
serpentone umano |
il cappellino del Mazapegul trovato in mezzo al bosco |
panoramica |
monte Mauro ci guarda |
momenti del ritrovo |
racconti |
ritrovo al tim orso |
qui si narra la storia del Mazapegul e dei folletti |
cesto di mazzetti |
coroncina |
la storia del Mazapegul |
luci sui calanchi |
racconti |
partenza |
al telefono con i ritardatari per dare indicazioni sul luogo di partenza |
distribuzione di tisane |