domenica 8 dicembre 2013

Un sabato sul crinale appenninico

Sabato 7 dicembre, siamo partiti alle 7,45 da Riolo per raggiungere Prato all'albero , in cima al nostro appennino toscoromagnolo, l'idea è quella di andare a mangiare le mele dei Pratoni, sono meli selvatici che hanno delle mele piccolissime e che maturano molto tardi a quest'altitudine, sempre che ne siano ancora, l'ultima volta che le abbiamo mangiatte veramente buone è stato 2 anni fa il 12 dicembre per cui dovremmo esserci.
Partiamo in 3 e a Casola carichiamo Pielle alle 8.45 siamo a destinazione e pronti per partire.
Gli ultimi km abbiamo incontrato la neve ai bordi della strada, è la neve che è caduta la scorsa settimana in cima al Passo della Sambacuca e per tutta la parte che guarda verso la Romagna la neve c'è mentre quando arriviamo a Prato  all'Albero sul versante toscano ce n'è meno.
Partenza dunque, è già qualche mese che non veniamo a camminare qui, la temperatura è buona 4 gradi a Palazzuolo era meno 1.
Imbocchiamo la strada forestale che porta al Passo del Giogo ( sentiero 00 )  e dopo poco vediamo che sul versante toscano, sul Mugello ci sono una quantità incredibile di nebbia che dall'alto sembra un mare, fenomeno molto particolare forse causato dal lago artificiale del Bilancino, chissà, mentre noi siamo avvolti da uno splendido sole invernale.
Arrivati alla deviazione che porta verso Sambucheta cominciamo a scendere su sentieri che sono sempre poco frequentati, arrivati al guado del torrente che incrocia il sentiero che scende dai Pratoni, decidiamo di scendere a Osteto per vedere se c'è la Santina, un mito per noi camminatori, e farci fare il caffé nella suo storica osteria.
La fortuna ci assiste la Santina è presente e in forma  e sebbene ormai non sia in grado di fare più i suoi rinomati tortelli ci fa accomodare davanti al fuoco dove ci sono alcune cassette di noci dalle quali cominciamo a fare un pò di assaggi mentre lei ci prepara i caffè.
Ci riposiamo un pò scambiando 4 chiacchiere con questa simpatica persona, un pò avanti negli anni che continua imperterrita a vivere nel periodo invernale da sola in questo borghetto isolato, almeno fra settimana, il fine settimana molte case si ripopolano.
Così riprendiamo la salita che in un'ora  ci riporta ai Pratoni  di qui prendiamo il sentiero in mezzo alla faggeta e torniamo verso la macchina.
La giornata ora è anche calda ci sono 8 gradi e la vista che abbiamo attorno è molto bella.
Arriviamo alle 13.30 abbiamo percorso quasi 18 km in 4 ore e 15 di cammino effettivo con un dislivello di circa 800 mt. siamo un pò stanchi ma quello che conta è, che è stata un'altra bella giornata all'aria aperta che ci ha ritemprato grazie anche alla bella compagnia.



la prima neve che pestiamo

un mare  di nuvole copre il Mugello




seduti davanti al fuoco in osteria
si cerca di ravvivare il fuoco






la mitica Santina di Osteto al lavoro
 

 
incontro fra 2 miti il Numero Uno e la Santina




all'esterno dell'osteria trattoria della Santina ad Osteto




particolarità della natura
anche al ritorno mentre in alto c'è il sole il Mugello è coperto di nuvole




mentre rimiriamo il paesaggio


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