Sulle tracce della libertà", un trekking nei luoghi della memoria
Dal 19/04/2015 Al 25/04/2015
Faenza (RA) IT
“SULLE TRACCE DELLA LIBERTÀ”, UN TREKKING CHE UNISCE I LUOGHI DELLA MEMORIA NEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
Dai racconti scritti e orali di nostri conoscenti, di nostri famigliari e di ricercatori storici, nel corso degli anni abbiamo appreso tante notizie e informazioni sul periodo dell'ultima guerra. Questi racconti ci hanno fatto comprendere le enormi sofferenze patite per la perdita di vite umane e per la distruzione di abitazioni, di villaggi, di servizi civili e di attività lavorative. Ascoltando le persone che hanno vissuto quei tragici momenti, abbiamo colto nei loro volti i momenti di paura e di angoscia mentre parlavano di rappresaglie, di bombardamenti, di prigionia nei campi di concentramento, di combattimenti per liberare le nostre terre dagli invasori nazi-fascisti.
E dunque, dobbiamo chiederci se stiamo facendo abbastanza affinchè ciò non accada nuovamente, e come trasmettere queste memorie alle nuove generazioni. E' importante ricordare, prima di tutto a noi stessi, che tutto questo è accaduto ieri e qui, sulle nostre terre, nelle nostre case e alle nostre famiglie. E' accaduto sulle nostre colline e montagne, sui sentieri, sui crinali e nelle valli che gli escursionisti o, semplicemente, gli amanti dell'ambiente montano, frequentano e percorrono con assiduità e in ogni direzione. Settanta anni fa in questi luoghi difficili e ostili vi abitavano moltissime famiglie, in particolare di contadini, che vissero in prima persona e duramente il passaggio del fronte: San Valentino, Cà Cornio, Monte Lavane, Gamogna, Crespino, Capanna Marcone, la zona dove gli alleati sfondarono la Linea Gotica, la Valle del Rovigo, le Spiagge, Cà di Vestro, l'Otro, Casetta di Tiara, Monte Faggiola, Dogana, Monte Battaglia, Castagno, Monte Cece, Cà Malanca, Molino Boldrino, Purocielo, Cà di Guzzo e tanti altri nomi.
Ad ogni nome è associata la storia di una comunità con le sue sofferenze, è associato un evento bellico e il sacrificio di chi ha lottato per la liberazione del Paese. Percorrere questi sentieri di montagna che collegano i borghi, le case, le vette e le vallate non deve essere solo un modo per trascorrere piacevolmente alcune ore nella natura, ma anche l'occasione per meditare sulla durezza e la crudeltà della guerra, di riflettere sul nostro recente passato, di ricordare tutti coloro che si sono sacrificati per un mondo più libero e pacificato. E' da queste riflessioni che è nata l'idea di studiare un itinerario escursionistico che offra la possibilità di dedicare alcuni momenti della nostra vita individuale e collettiva ad una maggiore conoscenza della nostra storia.
Il trekking collega Cà Cornio , l'alto Appennino Faentino e Imolese, Monte Battaglia e Cà Malanca.
L'itinerario completo permette di percorrere un vero e proprio cammino nei luoghi della memoria ed è articolato in in 7 tappe con partenza da modigliana seguendo in linee generali la cronologia degli avvenimenti storici.
A ogni arrivo di tappa è disponibile una struttura attrezzata per il pernottamento. L'intero itinerario e i supporti organizzativi saranno descritti nei prossimi giorni.
L'iniziativa éè stata promossa dalle sezioni Cai di Faenza e Imola con l'adesione delle UOEI di Faenza e della sezione Cai di Lugo, con la collaborazione delle sezioni Anpi di Faenza e Imola.
In questa occasione parteciperemo in tutto il percorso .
Per coloro che sono interessati a partecipare a una o più giornate o a tutto il percorso i prossimi giorni pubblicheremo il percorso tappa per tappa e tutte le altre informazioni utili che comunque si possono trovare nel sito internet del Cai di Faenza.
Si parte domenica 19 aprile e si conclude sabato 25 Aprile a Cà Malanca.
Noi parteciperemo.
Dai racconti scritti e orali di nostri conoscenti, di nostri famigliari e di ricercatori storici, nel corso degli anni abbiamo appreso tante notizie e informazioni sul periodo dell'ultima guerra. Questi racconti ci hanno fatto comprendere le enormi sofferenze patite per la perdita di vite umane e per la distruzione di abitazioni, di villaggi, di servizi civili e di attività lavorative. Ascoltando le persone che hanno vissuto quei tragici momenti, abbiamo colto nei loro volti i momenti di paura e di angoscia mentre parlavano di rappresaglie, di bombardamenti, di prigionia nei campi di concentramento, di combattimenti per liberare le nostre terre dagli invasori nazi-fascisti.
E dunque, dobbiamo chiederci se stiamo facendo abbastanza affinchè ciò non accada nuovamente, e come trasmettere queste memorie alle nuove generazioni. E' importante ricordare, prima di tutto a noi stessi, che tutto questo è accaduto ieri e qui, sulle nostre terre, nelle nostre case e alle nostre famiglie. E' accaduto sulle nostre colline e montagne, sui sentieri, sui crinali e nelle valli che gli escursionisti o, semplicemente, gli amanti dell'ambiente montano, frequentano e percorrono con assiduità e in ogni direzione. Settanta anni fa in questi luoghi difficili e ostili vi abitavano moltissime famiglie, in particolare di contadini, che vissero in prima persona e duramente il passaggio del fronte: San Valentino, Cà Cornio, Monte Lavane, Gamogna, Crespino, Capanna Marcone, la zona dove gli alleati sfondarono la Linea Gotica, la Valle del Rovigo, le Spiagge, Cà di Vestro, l'Otro, Casetta di Tiara, Monte Faggiola, Dogana, Monte Battaglia, Castagno, Monte Cece, Cà Malanca, Molino Boldrino, Purocielo, Cà di Guzzo e tanti altri nomi.
Ad ogni nome è associata la storia di una comunità con le sue sofferenze, è associato un evento bellico e il sacrificio di chi ha lottato per la liberazione del Paese. Percorrere questi sentieri di montagna che collegano i borghi, le case, le vette e le vallate non deve essere solo un modo per trascorrere piacevolmente alcune ore nella natura, ma anche l'occasione per meditare sulla durezza e la crudeltà della guerra, di riflettere sul nostro recente passato, di ricordare tutti coloro che si sono sacrificati per un mondo più libero e pacificato. E' da queste riflessioni che è nata l'idea di studiare un itinerario escursionistico che offra la possibilità di dedicare alcuni momenti della nostra vita individuale e collettiva ad una maggiore conoscenza della nostra storia.
Il trekking collega Cà Cornio , l'alto Appennino Faentino e Imolese, Monte Battaglia e Cà Malanca.
L'itinerario completo permette di percorrere un vero e proprio cammino nei luoghi della memoria ed è articolato in in 7 tappe con partenza da modigliana seguendo in linee generali la cronologia degli avvenimenti storici.
A ogni arrivo di tappa è disponibile una struttura attrezzata per il pernottamento. L'intero itinerario e i supporti organizzativi saranno descritti nei prossimi giorni.
L'iniziativa éè stata promossa dalle sezioni Cai di Faenza e Imola con l'adesione delle UOEI di Faenza e della sezione Cai di Lugo, con la collaborazione delle sezioni Anpi di Faenza e Imola.
In questa occasione parteciperemo in tutto il percorso .
Per coloro che sono interessati a partecipare a una o più giornate o a tutto il percorso i prossimi giorni pubblicheremo il percorso tappa per tappa e tutte le altre informazioni utili che comunque si possono trovare nel sito internet del Cai di Faenza.
Si parte domenica 19 aprile e si conclude sabato 25 Aprile a Cà Malanca.
Noi parteciperemo.