Il sabato siamo partiti da Civate per raggiungere il santuario di San Pietro e poi arrivare in cima al monte con un dislivello di oltre 1000 metri scendere verso Canzo attraversando un bosco bellissimo siamo arrivati al paese verso le 19, dove dopo aver preso possesso delle camere ci siamo espressi al meglio a tavola.
La domenica mattina, tempo brutto, pioggia battente che smette solo quando entriamo in pulman.
Il cielo sta tenendo il pulman ci lascia a 700 metri di altezza dove dovremo salire verso il monte San Primo a oltre 1500 metri, appena il pulman se ne va ricomincia a piovere a dirotto, tempo 5 minuti e siamo inzuppati, comincia così l'ascesa che ci porta al monte Nuvolone, fra grandine tuoni e fulmini, alle 10 in punto come predetto da Ginevra della Lama smette di piovere, siamo in cima al primo crinale, decidiamo di non arrivare al Monte San Primo e ci fermiamo a 1400 mt per scendere in mezzo alla neve al rifugio dove mangeremo la polenta Uncia che ci ristorerà, mentre i nostri panni stesi sullo steccato insieme agli zaini tentano di asciugarsi.
Nel pomeriggio il sole ha la meglio e lo spettacolo risulta affascinante, c'è un ambiente veramente bello, cielo terso, monti imbiancati di neve, verde dei boschi e dei prati e blu dell'acqua del lago, abbiamo Bellagio sotto di noi e dobbiamo raggiungerlo, vi arriveremo alle 17 passate dopo oltre 1200 mt di discesa.
Bella escursione, gli accompagnatori Pat e Gianni, ( il suo gemello , sono uguali) sono stati all'altezza della situazione.
inizio della salita al primo giorno |
un ovile |
alcuni aspetti del Santuario di San Pietro |
veduta dal santuario |
i campi solcati |
foto del 2° giorno
fiori
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