Ieri in serata ci siamo sentiti con Annalisa e così all'ultimo abbiamo deciso di passare il giorno di ferragosto insieme salendo al monte Cernera, un monte per me sconosciuto fino a ieri, ci si arriva dal noto passo del Giau, ma solitamente quando si è in zona di solito ci si arriva per arrivare al Nuvolau e all'Averau o in qualche caso alla Croda da Lago, invece partendo dal passo e affrontando la prima parte che porta alla Croda da Lago , passando di fianco alla chiesetta sul passo e lasciando a un certo punto il sentiero che si sta affrontando facendo una deviazione a destra alla forcella Zonia ci si trova proprio sotto la parete di una montagna del tutto rispettabile anche per l'altezza che divide la vallata di alleghe a quella di Cortina, forse Cernera sta a significare una cerniera fra due vallate, un luogo di collegamento.
la Prima parte del percorso oserei dire che è in piano con brevi saliscendi fino all'arrivo all'attacco di un sentiero attrezzato, a dire la verità si arriva a un muro vero e proprio alto diversi metri, sul quale bisogna arrampicarsi anche un pò di forza per superarlo, passato questo il sentiero procede fin sotto un attaco con un altro tratto attrezzato dopodichè si giunge a un tratto erboso che sale in maniera ripida e porta all'ultimo tratto attrezzato con gocciolamento continuo, è un canalone ripido, da superare arrampicando, bisogna fare attenzione all'umida, superato questo si sale l'ultimo tratto fra ghiaie e manto erboso fino alla cima .
Di quassù la veduta è fantastica la vista può spaziare a 360 gradi, dal Pelmo al Civetta alle Tofane, al Nuvolau al Formin a un infinità di vette incredibile, il percorso è un pò impegnativo, ma in un anno di affollamento specie dal passo Giau vero il Nuvolau qui incontriamo veramente poca gente, una cima fantastica poco conosciuta, va affrontata con molta attenzione in base alla preparazione, se non ci si sente sicuri è bene portare un imbrago, comunque i cavi nei tratti più pericolosi ci sono e la roccia è buona e non mancano appigli, attenzione nel tratto più umido.
Bella scoperta.
Finita la discesa alla forcella Zonia ci fermiamo in un prato a festeggiare il ferragosto con un bel panino.
poi rientriamo al passo prima che cominci a piovere il tempo è cambiato improvvisamente, qui salutiamo Annalisa, Lorenzo e Roberto, chissà se ci incontreremo il prossimo anno.
Il percorso fondamentalmente è non è lungo, fra andata e ritorno avremo percoso un pò più di 7 km e un dislivello di poco superiore ai 500 metri.
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