Ieri mattina io, Piero e Maria Rosa abbiamo deciso di passare una giornata in Appennino per un giro un pò più lungo del normale , come giornata di allenamento per il trekking estivo che abbiamo intenzione di fare, quindi ci serve un pò di gamba ma anche un pò di polmoni.
Siamo partiti alle 8.40 da Prato all'Albero, temperatura di circa sui 16 gradi e ventilato sul crinale.
Il crinale ci dura poco perchè raggiunta Capanna Marcone prendiamo il sentiero che porta verso il Molino dei Diacci, giunti al secondo guado però dopo essere scesi circa 200 metri seguiamo la strada forestale che attraveso una serie infinita di saliscendi e di anse ci porta prima alla Fonte della Cagna Morta poi alla Serra, dove arriviamo verso le 10 e ci fermiamo per una piccola sosta di una decina di minuti, di qui poi partiamo in direzione Monte Acuto per raggiungere la località Giogarello un piccolo borghetto ristrutturato, veramente carino e ben tenuto, di qui dopo aver scambiato qualche parola con alcuni abitanti, proseguiamo lungo la strada che ci porta prima a Razzalto, un'altra piccola frazioncina nel cuore del nostro appennino e di qui proseguiamo verso la Valle dell'inferno, scendendo lungo un bel castagneto avendo di fronte a noi sull'altro costone Casetta di Tiara.
Incontriamo durante il cammino anche un amico che sta facendo il giro dalla Valle dell'Inferno a Badia Moscheta e 2 persone del Veneto che stanno cercando di fare un anello da e per Badia Moscheta, con entrambi ci fermiamo a scambiare qualche chiacchiera.
Attraversiamo la Valle dell'Inferno, bella valle molto chiusa e stretta vegetazione rigogliosa e in primo piano le marne e le arenarie che compongono la geologia della zona, cominciamo a essere stanchi visto anche il ritmo che stiamo tenendo e ad avere fame.
Finalmente arriviamo in fondo alla valle e un odore di bistecche alla griglia comincia a farsi sentire, siamo a Badia Moscheta , sono le 12.50.
Al ristorante hanno posto ci fermiamo solo per un piatto di tortelli e una fetta di torta, rimpiangiamo di non potere fare un pasto completo a causa della salita, presi come siamo dalle fiorentine e dalle tagliate che passano.
Alle 14 partiamo ci aspettano 3 ore di cammino ancora, 2 delle quali di salita continua.
Ci dirigiamo verso Osteto e cominciamo a salire lungo il castagneto, il mangiare ci ha un pò appesantiti, ma arriviamo ai Pratoni avendo fatto la media in salita di oltre 3.7 km / h .
Attraversiamoo i Pratoni e ci dirigiamo nella faggeta, gli alberi ormai ricoperti completamente delle chiome nuove di foglie fanno si che il sottobosco sia veramente al buio, è un ambiente veramente strano, fuori una luce molto bella, lì servirebbe una torcia, attraversiamo nel bosco i sentieri che ci conducono verso lo 00 la strada forestale che dal Giogo arriva a Prato all'Albero, atrraversando campi di felci più alti di noi, finalmente raggiungiamo la strada forestale non ci siamo ancora fermati e non ci fermeremo fino all'arrivo, qui cominciamo ad aumentare l'andatura anche se ormai siamo veramente stanchi, e finalmente Capanna Marcone , qui affrontiamo l'ultima salitina 10 minuti e siamo alla macchina sono le 16.55.
Abbiamo camminato 7 ore e 5 minuti + 1 ora e 10 di sosta a Badia Moscheta.
abbiamo percorso oltre 26 km e fatto un migliaio di metri di dislivello.
Ora non ci resta che tornare a casa e fare una doccia rigenerante.
Buona giornata di allenamento.
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mentre si scende fra la faggeta da Capanna Marcone |
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il nostro appennino un polmone verde |
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foto di rito alla fonte della Cagna Morta |
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in lontananza l'Altello |
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la fonte della Cagna Morta |
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si studia la cartellonistica |
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l'Altello |
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sempre l'Altello sullo sfondo |
gigli di San Giovanni
fioriture
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eccoci alla Serra |
foto di rito alla Serra
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sullo sfondo Cimon della Bastia |
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fioriture |
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i prati verso Monte Acuto |
sempre verso Monte Acuto
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foto dell'abitato di Giogarello |
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ginestre ancora in fiore |
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arriviamo a Razzalto |
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la chiesetta di Razzalto |
il castagneto che attraversiamo per arrivare alla Valle dell'infeno
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Casa del Diavolo nella Valle dell'Inferno |
i sentieri della Valle dell'Inferno e i paesaggi che si vedono
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prati fioriti fra Badia Moscheta e Osteto |
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la salita |
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e si sale ancora |
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Pratoni raggiunti ora sale meno |
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