domenica 19 ottobre 2014

Trekking dei frutti dimenticati, il racconto

Sono le 8 e un cielo plumbeo non fa presagire niente di buono anche se forse è solo foschia.
Partiamo da Riolo e ci dirigiamo verso Casola con le prime avanguardie del Trekking Nasturzio per cominciare ad accogliere i primi trekkers, e con la speranza che il tempo migliori.
8.15 siamo sul posto allestiamo i tavoli per le iscrizioni, e la Pro Loco ci consegna le medaglie ricordo da distribuire all'iscrizione ai partecipanti.
Come tutte le volte che si organizza qualcosa, i dubbi sono sempre tanti, abbiamo fatto tutto il possibile, contattao tutti gli amici, quante feste ci sono oggi in giro, il tempo terrà , ci sarà gente ? ecc poi verso le 8.25 cominciano ad arrivare i primi, ci sono visi noti, alcuni che vediamo per la prima volta, amici di vecchia data che ci seguono da anni nelle nostre iniziative.
8.30  arrivano gli altri amici del Trekking Nasturzio cominciamo a iscrivere le persone su 2 tavoli perchè nel frattempo le persone stanno diventando tante e finalmente le 9 ma mentre stiamo per partire eccone un altro gruppetto che arriva.
9.15 si parte con il solito ritardo siamo un centinaio di persone che attraversa il paese zaino in spalla scarponcini e racchette e abbigliamento multicolore da trekking, è un'"allegra brigata" che si dirige verso le colline di Casola in direzione Monte Fortino, anche la nebbia ora lascia il posto a una bellissima e calda giornata di sole, è una giornata estiva più che autunnale, il lungo corteo arranca per la ripida salita che ci porta verso il passo di Prugno facendoci intravedere in lontananza M.Battaglia da una parte e Monte Mauro dall'altra, giunti in quota dopo una discreta fatica e aver superato circa 300 metri di dislivello in un'unico tratto abbiamo una visione di dominio sulla vallata, ora la direzione è il Roccolo una casa con prato dove ci fermeremo ad ammirare i calanchi e la vena del gesso mentre riprenderemo fiato facendo una piccola merenda.
Al Roccolo ci si riposa ci si scambia qualche commento si racconta qualcosa sulla storia geologica del territorio, si scambiano un pò di battute ci si prepare per affrontare l'ultimo tratto, abbiamo superato la metà del giro e ora non ci resta che quasi tutta discesa.
Si riparte si scende verso il castagneto di Campiuno, una zona magica da favola potrebbe essere una location giusta per un film fantasy, la gente si ferma ,ammira, fotografa, LA VERA BELLEZZA E' QUI. poi lentamente il lungo corteo di trekkers  comincia a scendere attraversando i poderi che furono di Alfredo Oriani, i lunghi filari di pini e cipressi luoghi di ispirazione del letterato e poeta  cantore della bicicletta antesignano del futurismo che doveva arrivare, qui prendeva ispirazione per i suoi scritti.
E finalmente siamo al Cardello la sua dimora, fra un chilometro c'è Casola, ormai l'anello si è chiuso, arriviamo in paese, è quasi l'una, il profumo che esce dagli stand ci prende la gola, abbiamo percorso 11.5 km e abbiamo superato 426 metri totali di salita.
Ora è il momento del mangiare e poi la festa !
Anche oggi è stato un bel giro, il tempo è stato ottimo e la compagnia altrettanto.
GRAZIE A TUTTI PER AVER FATTO IN MODO CHE L'ESCURSIONE RIUSCISSE!!!!


 



 


 


MOMENTI E PERSONAGGI E PRIMA DELLA PARTENZA

 



 

                                       COMINCIA LA SALITA E SI COMINCIA SUDARE
 



 



 



 



 

       E DALL'ALTO SI PUO' AMMIRARE IL MONDO DA UNA PROSPETTIVA DIVERSA

 


IL CASTAGNETO DI CAMPIUNO LUOGO MAGICO

 



 



 

                                                                    LA DISCESA
L'ARRIVO

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