lunedì 11 febbraio 2013

Sui colli di Riolo e Imola

Ieri mattina per una serie di problemi ci siamo ritrovati alla partenza in tre.
Invece di spostarci con l'auto abbiamo deciso di partire a piedi direttamente da casa del " numero Uno" per una camminata sulle colline che circondano Riolo e Imola.
Alle 7.45 siamo partiti alla volta di monte Ghebbio ( o Marella) di qui ci siamo diretti verso la Serra e siamo scesi nel Rio Sanguinario, dove dopo aver cercato un guado siamo andati alla ricerca dei "Vulcanetti di Bergullo " meglio conosciuti come " i buldur" ( bollitori) .
A parte la Pozza da dove viene estratto il fango usato alle terme di Riolo, dal quale si vedevano le bolle di gas salire in superficie non ne abbiamo trovati altri attivi lungo il rio, mentre quando abbiamo cominciato a salire attraversando il campo per raggiungere il santuario di Ghiandolino ne abbiamo trovati 2 non in funzione ma in un area diversa dal solito.
Oltrepassato il santuario ci siamo fermati a un agriturismo che ci ha invitato a bere un ottimo bicchiere di albana passita, abbiamo poi proseguito in direzione della discarica per prendere poi tornare attraverso prati e calanchi verso Mazzolano e qui scendere verso Riolo, dove siamo arrivati alle 12.10.
Bel giro di circa 18 km abbastanza dislivelli anche sono impegnativissimi, begli scorci da ammirare soprattutto quando si raggiungono i calanchi sopra Gallisterna.
 La temperatura è stata buona, ne è valsa la pena , sono state 4 ore di cammino.



il pesaggio alla partenza con la neve della breve bufera di ieri pomeriggio
salita verso monte Ghebbio



il paesaggio visto da monte Ghebbio


attraversamento del Rio
 


cisterna dei fanghi delle terme si vedono le bolle dei gas che emergono


piccolo vulcanetto in mezzo al campo
calanchi




 




 



 


Nessun commento:

Posta un commento