E' stata sicuramente la più bella escursione dell'anno insieme alla salita della Croda Alta quella che abbiamo affrontato venerdi 28 per salire alla Croda del Becco.
Avevamo visto delle foto che ci incuriosivano di questo picco che si erge e domina il lago di Braies e così studiando un pò la cartina abbiamo visto che la salita poteva avvenire da diversi punti.
Abbiamo deciso per la salita dal rifugio Ra Stua, per raggiungerlo ci siamo spostati da Dobbiaco a 2 km da Cortina da dove partono i fuoristrada che portano a questo rifugio.
Partiamo dai 1650 metri del rifugio e attraversiamo una valletta in leggera salita, dopo una ventina di minuti circa a un bivio teniamo sulla destra e pochi minuti dopo cominciamo una salita ripida che si inerpica sul costone immerso nella vegetazione che nel giro di un'ora ci porta a superare 450 metri di dislivello facendoci uscire in una sella da dove cominciamo ad avere una bella visuale sui monti che ci circondano, con noi sono salite fin qui 4 persone del luogo che ci spiegano i percorsi di questo tratto, con loro facciamo una parte di cammino poi loro lasciano il sentiero che percorriamo noi per altre destinazioni. mentre noi continuiamo per scendere verso il lago di Foses,in una serie di saliscendi in belle vallette verdi. Il lago di Foses è un piccolo lago in una valletta verde dentro al quale si rispecchiano i monti che lo circondano è un paesaggio oserei dire bucolico.
Passato il lago si comincia a salire in terreno che diventa sempre più sassoso, la direzione è il rifugio Biella a 2327 metri, che raggiungiamo verso le 11 e mezzo, sopra di noi maestoso si erge il picco della Croda del Becco , è indescrivibile.
Ci mette un pò di ansia, prendiamo un caffè mangiamo un fruttino e decidiamo che si mangia in cima per non appesantirci.
Partiamo, la salita comincia a 5 minuti dal rifugio dopo aver passato l'incrocio che porta al lago di Braies, è subito più che una salita una scalata su un crinale stretto pochi metri dove non c'è un vero e proprio sentiero ma tante tracce, bisogna stare molto attenti è tutto sassoso e instabile, poi arriviamo in un punto dove ci sono alcuni cordini per sicurezza vista l'esposizione su entrambi i lati.
Passato questo tratto e essere saliti oltre 300 metri di dislivello la salita spiana un pò e il fronte di cammino si allarga ma non ci sono segni e le varie tracce non sempre sono sicure si procede a vista quando si comincia a intravedere la croce che segnala la cima che raggiungiamo dopo un'ora e un quarto dalla partenza dal Biella, siamo a 2810 metri.
Panorama spettacolare a 360 gradi ancora più eccezionale rispetto a ciò che abbiamo visto gli ultimi giorni.
Da qui riconosciamo in lontananza il ghiacciaio della Marmolada il Sass Pordoi con il cucuzzolo del Piz Boè, le Tofane, le Tre Cime , Plan de Corones, il Grossglockner e le Alpi austriache .
Rimaniamo in contemplazione, con noi in cima poche persone, ammiriamo sotto di noi il lago di Braies è veramente uno spettacolo, è stata una faticata ma ne è valsa la pena.
Ci riempiamo gli occhi di questi paesaggi mentre mangiamo prima di scendere, il giorno è caldo e approfittiamo per rimanere un pò a goderci questo panorama.
Si comincia la discesa per tornare al Biella di qui possiamo decidere di rientrare per lo stesso sentiero oppure allargare un pò il giro passando dal rifugio Senes, decidiamo per questo, cominciamo a percorrere il sentiero pensavamo fosse tutto in discesa invece dobbiamo fare ancora della salita per raggiungere due sellette prima di cominciare a scendere verso il rifugio.
Ci fermiamo a prendere acqua poi proseguiamo la strada è ancora lunga , dal rifugio si procede su una carrareccia che che ci porta a di nuovo al rifugio Ra Stua.
Sono le 17 abbiamo impiegato 8 ore.
Abbiamo percorso circa 25 km e superato circa 1400 metri di salita.
E' stata una faticata i piedi erano cotti ma la soddisfazione enorme.
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